Senza dubbioبدون شك

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In questo preciso momento della mia esistenza, complice probabilmente questo vento di cambiamento che mi ha buttato giù la notte scorsa lo stendino, mi ritrovo ad affrontare nuove sfide.

Come se avessi bisogno di aggiungere nuove declinazioni di me stessa a quella attuale.
Tutte ovviamente con lo stesso taglio e colore di capelli.

Non sono incline ai cambiamenti repentini e non accetto facilmente le novità, niente che non abbia previsto un periodo di attesa e preparazione: il mio nuovo sorriso senza dentino egocentrico, il mio loft grigio, la mia bambina.
Mi piace arrivare in fondo alle sfide con la giusta organizzazione, tagliando alla fine il traguardo con un certo anticipo sui tempi previsti.

Il primo appuntamento con lo sport dopo 10 anni doveva essere quindi una prova di corsa, una camminata veloce sotto il vento che infuriava.

Tranquillizzo chi ieri in orario di pranzo mi abbia visto uscire di casa in tenuta ginnica per andare a correre al campo di atletica della mia città. Non avete problemi di allucinazioni.

Ero io. Senza dubbio. بدون شك

Mi preparavo a tagliare il traguardo alla prossima maratona a tirmo di passino dopo passino si fa un chilometrino!

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Diventa anche tu un terrapiattista

Potrebbe essere il titolo di un nuovo corso di formazione, un ciclo di 5 appuntamenti in e-learning per raggiungere finalmente l’ambitissimo titolo di Terrapiattista, il sostenitore accanito della piattezza della terra.Ognuno è giustamente libero di credere in ciò che vuole e di pensare che siamo tutti vittime di una manipolazione a 360 ° tanto per reiterare il concetto, ma la notizia dei 4 ambasciatori di tale credo che a Pavia hanno bloccato per un’ora un treno perché non volevano pagare il biglietto in quanto immuni dalle leggi di un mondo tondo in cui non credono, mi fa riconsiderare le teorie di Darwin sull’ evoluzione della nostra specie. Non è che stiamo tornando indietro?Cari Terrapiattisti anche se la terra quando ci poggiamo sopra i piedi sembra essere piatta vi comunico che l’unica certezza, oltre la piattezza di qualche encefalogramma, è il ritardo del servizio ferroviario anche senza il vostro aiuto.Comunque la prossima volta che mi capita di salire in treno dimenticandomi di acquistare il biglietto mi appellero’anche io al vostro credo. Chapeau

Nel paradiso dei pelapatate

Ci sono misteri che nell’ universo non possono essere risolti. Ci sono eventi che non possono essere spiegati razionalmente. Bisogna solo accettarne l’intrinseca eccezionalità.

Nella mia vita raramente ho lasciato che il fato decidesse per me e faccio fatica a credere a qualcosa che non possa essere spiegato scientificamente.

Ultimamente ho dovuto però cedere all’evidenza che non tutto possa essere controllato.

Negli ultimi due anni la mia cucina ha inghiottito qualcosa come 10 pelapatate, l’utensile con la lama al centro che avrebbe fatto risparmiare a generazioni di militari e cuochi le ore con il coltello in mano passate a sbucciare verdure.

Ne ho acquistati tantissimi, colorati, professionali, super taglienti, ma tutti chi prima e chi dopo si sono dissolti in una nube misteriosa.

Il mio compagno che non aspetta che questi episodi per ribadire la mia distrazione innata oramai ha perso ogni speranza di ritrovarne uno.

Le possibilità suggerite sono molteplici: la lavastoviglie ingorda che li risucchia nello scarico, un buco nero nel mio cassetto degli accessori da cucina o l’ opzione più plausibile ossia che la sottoscritta nella frenesia di cucinare veloce qualcosa di commestibile li getta nel secchio con le verdure.

Oramai in casa abbiamo accettato che c’è un luogo misterioso dove vanno tutti gli oggetti dimenticati, persi e abbandonati. Nel Paradiso dei pelapatate