Ho la fortuna di lavorare a pochi minuti da casa, ho la fortuna di avere l’asilo della casinista a soli 600 m dal lavoro e a 100 m da casa dei nonni. I miei tragitti giornalieri sono brevi e veloci. Tanto che spesso non riesco nemmeno a finire di ascoltare gli audio whatsapp che si accumulano inesorabilmente nel telefono. Non so il resto del mondo, ma io ho conversazioni lasciate a metà che che mi lasciano un senso di suspense tutto il giorno.

Vista l’estrema velocità e ripetitività dei miei tragitti forzati, ogni tanto mi assale la sensazione di essere finita in una sorta di triangolo delle Bermuda quotidiano. L’inverno passato in zona rossa non ha aiutato a liberarmi di questa sensazione.
Quanto siamo passati da zona rossa a zona arancione e finalmente a quella gialla io che, ero abituata a viaggiare, mi sono trovata bloccata, mentalmente bloccata. Così tanto abituata a vedere il mondo unicamente da quelle 3 strade mi sono sentita improvvisamente dentro The Truman Show. Una sorta di criceto che gira a vuoto nella ruota, osservato dall’esterno.
La mia mente nonostante la voglia di scappare dal 🔺 delle Bermuda faticava ad uscire dalla zona rossa mentale. Avevo bisogno di vedere il mare, prendere una barca per scoprire se effettivamente ero prigioniera di un film 🎥 come Jim Carrey.
L’orizzonte e la vista che si perde nel blu senza incontrare ostacoli mi hanno fatto uscire dalla ruota poco panoramica in cui stavo girando.
Ho visto il mare e sono tornata libera.