Da un anno al mio status anagrafico di eterna nubile si è aggiunto quello di genitrice con tutte le gioie e le fatiche che questo ruolo comporta. Dubbi amletici, istinti primordiali, crisi di astinenza da sonno e l’addio definitivo alla lettura. Oramai riesco solo a leggere le recensioni dei libri che voglio leggere, per non parlare di D Repubblica che continuo a comprare solo per sostegno alla causa, ma di cui riesco a leggere solo i titoli in copertina.
Questo lungo e impegnativo anno è volato via leggero…due ossimori nella stessa frase fanno capire il mio stato confusionale.
Non faccio analisi e bilanci da mamma, ma solo un biglietto d’auguri letterario firmato Harper Lee.
Il buio oltre la siepe, vero titolo To Kill a Mockingbird della scrittrice americana Harper Lee è indubbiamente uno dei miei libri preferiti, una favola moderna che ti insegna l’importanza degli ideali, della libertà di pensiero e di espressione.
Il mondo della piccola protagonista Jean Louise in arte Scout e’ un mondo di continue scoperte e di tinte forti, bianche e nere, è il mondo di una bambina che si affaccia nella comunità degli adulti accompagnata mano nella mano da un padre, l’avvocato Atticus Finch, che è il suo esempio d’integrità e giustizia.
Il mondo in cui Scout cresce non è un mondo giusto, ma lei sa cosa è la giustizia, sa cosa sia il bene e il male, sa in cosa credere e per cosa lottare.
Scout è una bambina libera e coraggiosa, ottimista e spavalda, non teme di dire quello che pensa e di difendere quello in cui crede, non si vergogna di amare e di sognare.
Oggi è il primo compleanno della mia bambina, le ho risparmiato anni di psicanalisi chiamandola come la protagonista di questo libro, ma le auguro di poter essere una piccola grande donna come lei, un personaggio di una storia fantastica, la protagonista di un romanzo pieno di passione e ideali, la sua esistenza.
Sia che combatta mulini a vento, che si vesta da prosciutto per Carnevale le auguro di saper combattere per le cause che vorrà, anche quelle perse in partenza come quella difesa da Atticus nella razzista Maycomb degli anni ’50.
Buon compleanno E.S.