Questa notte ho fatto un sogno decisamente illuminante per non dire anacronistico, complice probabilmente la puntata registrata e vista in differita del Contadino Cerca Moglie, mio nuovo must televisivo in attesa che qualche serie decente torni a riempire quella lunga ora, dalle 21 alle 22, in cui riesco a tenere occhi aperti.
Ero vestita in perfetto stile country dalla testa ai piedi neanche fosse una rievocazione di La casa nella prateria e scorrazzavo felice sui campi seduta comodamente sul mio trattore. A parte l’ilarità e il paradosso della visione di me che guido un trattore quando a malapena so guidare una Panda questo sogno mi ha effettivamente fatto riflettere se oltre all’eccessiva esposizione televisiva ci fosse dell’altro. Un bisogno di tornare alle origini, la ricerca di un locus amoenus dove iniziare una nuova vita lontana dal traffico e dalla lotta al parcheggio.
In tempi non sospetti – http://www.valdichianaoggi.it/blogs/oggi-mordo/meglio-andare-a-zappare-la-terra – inneggiavo al ritorno ai campi come alternativa alla crisi economica e al caos cittadino, mi immaginavo una casa, quattro mura esterne e un tetto, magari un camino, un piccolo portico con un vecchio dondolo arrugginito da cui poter indicare ai miei eredi l’alba. Un luogo utopico dove per mostrare una gallina non devo googlare animali da cortile nello smartphone o spiegare alle nuove generazioni che la pasta non cresce negli alberi a forma di fusillo. Per fortuna il mio sogno sarà presto realizzabile, mi mancano semplicemente due figli a carico e il gioco è fatto.
La versione moderna di 2 cuori e una capanna?
Opzione 1: tre cuori – babbo mamma e figlio – in un monolocale. Così si abbattono i costi di riscaldamento, vicini vicini.
Opzione 2: in Otto sotto un tetto versione Made in Italy. Babbo, mamma, nonno, nonna, due figli, zio zitello e il cane.
Opzione 3: la soluzione italiana al calo delle natalità e alla disoccupazione. Mamma, babbo e tre figli in un ettaro coltivabile di terreno. La casa è un optional.
Meglio non sognare la notte. Invece di portare consiglio, crea scompiglio… Anche se quegli stivali texani che indossavo non erano affatto male