Cuscini incriminati

cuscinoSono davvero fiera di avere un bellissimo rapporto con mia suocera, ciò che per molte è un ossimoro per me invece è la pura realtà. Sono davvero tanti gli interessi e gli obiettivi comuni: avere a casa propria il mio fidanzato è uno di questi. E devo ammettere con rammarico che in questa “battaglia” vince sicuramente lei per impegno, determinazione e costanza. Fino a che non imparerò ad usare l’ammorbidente profumato probabilmente la situazione non cambierà.

Saltando la ripetizione dell’ovvio clichè della madre italiana e del figlio mammone ritorno a dire che sono tante le passioni che ci legano e tra queste, in una piramide immaginaria, spicca la moda e l’arredamento. Infatti guardiamo gli stessi programmi televisivi di ristrutturazione di case, veneriamo le stesse scarpe o meglio io venero le sue, portiamo lo stesso numero di piede e se non fosse stato così avrei comunque stretto il mio nelle sue scarpe di Sergio Rossi e leggiamo D-Repubblica tutti i sabati mattina come se fosse la Bibbia.
Insomma le nostre chiacchierate sono spesso quelle di due amiche davanti ad un cappuccino, non dimenticherò mai che mi ha aiutato tantissimo quando l’anno  scorso ho ristrutturato casa e non riuscivo a decidere  tra lo stile  Country e quello Urban-newyorchese e il risultante stile “io vivo in Toscana, ma penso di stare negli Hampton” lo devo anche a lei.

Conosce perfettamente la mia fissazione per i colori e gli abbinamenti: per me accostare il nero e il blu insieme equivale a venire meno alla regola n.1 delle regole non scritte di un uso proprio del colore e infatti nella mia casina ho scelto il cromatismo perfetto fatto di grigio, bianco e nero con accenni di colore qua e là. Dove il colore spesso e volentieri è rappresentato dalla mia persona in tenuta “marinaretta”.

Insomma per venire al dunque, se potessi colorerei tutte le piante del mio giardino dello stesso tono di verde e lei lo sa, visto che me le regala puntualmente e puntualmente io le uccido come un Re Mida al contrario.
Lei sa, sa tutto, conosce i miei gusti, le mie fissazioni e l’amore per la mia casina tricolore e allora mi chiedo… no mi chiedo… ma come gli è venuto in mente di regalarmi due cuscini di seta nera ricamati con filo d’oro e fucsia, dal sapore decisamente etnico per non dire terrificante? Dove li metto io quei cuscini? Nel mio bellissimo divano grigio che posa sulle mie mattonelle color cemento o sulle graniglie vintage grigie? Vicino alla parete nera o a quella grigia? Sulla mia isola bianca e grigia? O vicino alle tende che ovviamente sono grigie?

Ora voi direte. Che problema c’è? Li nascondo, li butto, li regalo, li vendo al mercatino. Sbagliato!! Perché la prima cosa che ogni suocera fa quando entra in casa tua è ispezionare il territorio circostante con i raggi X e fare un report  di dove sono collocati i suoi regali. Ed è quello che è esattamente successo domenica mattina alle ore 12.08 quando la voce del mio ragazzo risuona dal giardino con le parole “Sono venuti a trovarci i miei” e io con uno slancio olimpionico ho tirato fuori i cuscini dall’armadio e li ho volati sul divano grigio soffocando il gridolino di dolore interno.
Menomale che abito in un loft e dalla camera al divano il volo è diretto!

 

 

 

 

 

 

 

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Autore: CostolaDiAdamo

Giornalista e Blogger sempre in lotta con il tempo, con il mondo del lavoro e con i guai autocreati e non. In attesa che facciano una Fiction sulla mia vita condivido con il mondo le mie riflessioni e un po' dei cavoli miei. Se non mi trovate sui Social scrivete a ceciliafalchi85@gmail.com

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