Cosa diranno gli storici di noi?

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Dove è finito l’uomo animale sociale di Aristotele?

Alla domanda che interroga i principali studiosi di scienze sociali  ci ha pensato l’evento mediatico del momento a rispondere… Probabilmente è stato  investito dall’uomo digitalis mentre stava cercando di prendere un Pokemon Go in mezzo al traffico cittadino!

L’evoluzione digitale dell’homo ludens, teorizzata dallo storico Huizinga nel 1938  e che vedeva il gioco come una prima forma culturale, sta facendo nascere un caso mondiale da quando questo giochino ha preso possesso delle mani e dei cervelli di molti individui.

Nel turbinio di informazioni quotidiane è veramente faticoso ricordarsi oggi cosa sia successo ieri, gli scoop e le notizie di solito si susseguono senza lasciare tempo a sedimentazione e assimilazione. Ma nonostante la memoria  sempre più selettiva non sono riuscita a cancellare dalla mia mente l’immagine di tutte quelle persone che lasciavano la macchina in mezzo alla strada, colti da improvvisa frenesia perché il proprio smartphone – alla faccia dello smart –  aveva segnalato nel raggio di un km un pokemon raro. Neanche ci fosse stata una svendita di scarpe firmate al 99% e il mio telefono mi avesse comunicato che l’unico numero rimasto era il 37 mi sarei teletrasportata così, almeno prima avrei messo le 4 frecce! 

Capisco che la solitudine e l’emarginazione dei tempi post moderni possa dare leggermente alla testa: dopo ore e ore passate al pc senza parlare con anima viva, relazioni sentimentali vissute e finite su facebook, amici di rete e un Io virtuale più figo di quello reale, grazie ad un app improvvisamente intorno a te si palesano animaletti carini e colorati, simili ai cartoni che guardavi da adolescente e allora il tuo scopo diventa prenderli tutti.

Forse io non sono abbastanza digitalis per questi tempi, ma neanche in uno dei miei  giorni più noiosi, dove chiusa in casa per un’ influenza contagiosa il mio unico divertimento è inviare mail che 9 volte su 10 non ottengono risposta e assistere all’ennesima maratona di Sex and the City mentre il mio cane finge di dormire pur di non giocare con me sarei contenta di trovarmi un Pstella che dormeokemon raro con me nel divano.

L’ultima volta che ho avuto un animalino virtuale avevo 12 anni ed era il cagnolino Bit Bit della Gig, cugino del dinosauro del Tamagotchi, e da quanto mi ricordo la nostra amicizia non è finita molto bene. Infatti è morto dopo che per qualche giorno mi sono dimenticata  di dargli da mangiare. Come si può evincere dalla foto il mio vero cane ciccione non fa Bit Bit ma Bau Bau e se non gli do da mangiare potrei rimetterci un dito.

Comunque visto che per criticare qualcosa la si deve conoscere  ho  provato a scaricare l’app per cercare di capire la follia del momento, ma il mio telefono vetusto con le schermo frantumato si è rifiutato, troppo poco smart forse!

A questo punto ai posteri e agli storici l’ardua sentenza

 

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Autore: CostolaDiAdamo

Giornalista e Blogger sempre in lotta con il tempo, con il mondo del lavoro e con i guai autocreati e non. In attesa che facciano una Fiction sulla mia vita condivido con il mondo le mie riflessioni e un po' dei cavoli miei. Se non mi trovate sui Social scrivete a ceciliafalchi85@gmail.com

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