Quando la nuora va in vacanza 

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Oggi è il lunedì dei grandi rientri, anche se molti sono rientrati già da tempo e altrettanti non sono mai partiti, questo 29 agosto segna almeno nel calendario  la fine dell’estate.

Il caldo afoso e la città ancora vuota di questi giorni mi hanno fatto venire i mente il film di Billy Wilder Quando la moglie è in vacanza: per intendersi quello diventato famoso per il vestito bianco di Marilyn che svolazza sopra a una bocchetta dell’aria.

Il film vede una vicina di casa, Marilyn appunto, decisamente  accaldata che volontariamente o no cerca di indurre in tentazione  un povero marito lasciato solo a casa dalla moglie in vacanza.

Aldilà delle connotazioni maschiliste che vedono il solito contrapporsi delle figure della moglie regina del focolare e della amante tentatrice pericolosa, ciò che mi ha fatto riflettere o meglio che è stato illuminante al mio rientro dalle  vacanze è che se non si deve lasciare mai a casa il marito ad agosto non si deve neanche lasciare la casa senza aver chiuso a 8 mani il blindato e un cane da guardia all’ingresso a fare da deterrente.

Dopo un un tour tra Austria, Germania e Repubblica Ceca di 11 giorni con una media di 8 km al gg  passati in compagnia del mio “storico” medievale preferito  avevo appagato completamente il mio bisogno di arte, cultura e freddo polare e avevo esaudito il mio sogno d’infanzia appassionata di Sissi di vedere Vienna e quello di adulta golosa di mangiare Sacher fino a scoppiare. Ho risolto anche l’arcano dei calzini con i sandali dei tedeschi: le vesciche! Cosa volevo di più dalla vita?

Insomma nulla poteva disturbare il mio stato di relax assoluto, nulla se non il fatto che mentre io ero beata beata a fare zapping televisivo in una camera di albergo in Germania, ammirando le nostre ginnaste volteggiare e sognando anche io un futuro da 5 cerchi e da body paillettoso –le Olimpiadi hanno dato alla testa pure a un’asportiva come me,  dove l’A davanti a sportiva mantiene inalterato il suo significato originario  di alfa privativo –  qualcuno quatto quatto intanto entrava in casa mia e..

Puliva tutto!

La prima reazione che ho avuto varcato la soglia  di casa è stata quella di mettermi le bustine di plastica ai piedi come si fa su in una scena del crimine: la casa era completamente sigillata, pulita, lucidata, con tutti i miei vestiti, asciugamani e ciabatte lavate, stirate e chiuse in buste trasparenti monodose profumate.ris

Per 5 minuti ho seriamente pensato che fossero entrati i RIS o i disinfestatori, ma whats app ha fugato ogni dubbio.

<< Ti è piaciuto come ho rimesso apposto la casa?>>

Quando la nuora va in vacanza…la suocera pulisce, piega e profuma. 

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Autore: CostolaDiAdamo

Giornalista e Blogger sempre in lotta con il tempo, con il mondo del lavoro e con i guai autocreati e non. In attesa che facciano una Fiction sulla mia vita condivido con il mondo le mie riflessioni e un po' dei cavoli miei. Se non mi trovate sui Social scrivete a ceciliafalchi85@gmail.com

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