Il sociologo tedesco George Simmel autore del famoso testo “La Moda” nel lontano 1895 analizzava il collegamento che sussiste tra la condizione sociale di alcuni soggetti e il nascere o il morire di una MODA. Nei periodi storici in cui le donne erano più represse e relegate all’ambiente domestico infatti il loro abbigliamento era tendenzialmente più eccentrico rispetto ai periodi di maggiore libertà ed emancipazione.
Abbigliamento, trucco e parrucco sono stati per tanto tempo le uniche forme di espressione concesse alle donne. Corsetti, colli ricamati, impalcature degne di Le Corbusier sotto le gonne, parrucche così alte che i pidocchi potevano costruirci grattacieli e tanto altro.
Per quanto riguarda gli uomini, invece, questa maggior attenzione al corpo è diciamo storia recente. Che sia una diretta conseguenza del declino del loro ruolo nella società o un adeguarsi alle logiche da “selfie” del nuovo millennio, alea iacta est..gli uomini hanno cominciato a incremarsi, ungersi, spalmarsi neanche fossero tutti Body Builders o gladiatori postmoderni. Senza parlare di depilazioni incontrollate e del trend oramai consolidato che lascia le caviglie e i polpacci glabri in bella vista come se fossero in perenne crescita di altezza e il pantalone non riuscisse a seguire lo sviluppo. Ma per favore.
Fortunatamente la mia dolce metà si copre parti del corpo non desiderabili e indossa con fierezza e eleganza pantaloni non palesemente maltrattati da forbici impazzite. In quanto alla cura del corpo e del viso invece è probabilmente uno dei maggiori responsabili dell’aumento del volume di affari dei cosmetici maschili.
E così anche il mio bagno è diventato una parata di creme all’acido ialuronico, boccettine con contagocce al collagene puro e profumi che avrebbero fatto invidia alle botteghe degli imbalsamatori egizi. E la proprietaria di questo patrimonio estetico non sono io, ma il mio Adamo che al mio contrario non disdegna estetiste, dermatologi e guarda con quotidiano sospetto la sua attaccatura dei capelli pronto a minacciarla in caso di ritirata.
Capelli tutti per uno, uno per tutti!!
Chissà come sarà l’uomo del futuro e quali problemi dermo-tricologici dovrà affrontare; di certo non avrà problemi di pelle secca il nostro nuovo Homo Incrematus!
Beh articolo divertente, sicuramente un po’ sessista; è giusto prendersi cura del proprio corpo e un uomo non va schernito per questo.
Non tutte le cose che facciamo sono prerogativa solo maschile o solo femminile: una donna che gioca a calco deve essere per forza una lesbica???? 🙂
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