Non viaggiare per un anno o forse più. Non ci sto pensando, sono concentrata nella mia routine quotidiana, nel ripetersi di giorni pesanti e più lenti, rinchiusa nel mio quartiere, indaffarata tra la casa e il lavoro smart, mamma a tempo pieno come non sono mai stata.
I miei pensieri non vanno oltre queste poche vie di quasi campagna, gli orizzonti si sono fermati a 200 m o poco più, non riconosco la mia immagine di viaggiatrice nelle foto su Facebook, nell’armadio i miei vestiti da turista sono momentanemante accantonati in un angolo, come a riflettere sul da farsi.
La particolare condizione di fermo di questo particolarissimo periodo mi fa risuonare nella testa una frase o meglio una poesia:
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
Ungaretti, Soldati, 1918
In stand By precario come le foglie in autunno, immobili, ma per quanto, prima di compiere il salto? Un giorno, una settimana, un mese, non si sa.
La rappresentazione della precarietà, della fragilità umana, di una consapevolezza che solo con il Viaggio di solito riesco a scacciare, vivendo davvero l’attimo e il presente, bello davvero, quello lento e veloce a seconda delle emozioni e non degli impegni.
Il viaggio che sia vicino o lontano è un’attitudine, è la curiosità perenne, è la scoperta gioiosa e la stanchezza ripagata. Il viaggio, l’attesa del viaggio nel mondo di prima era lo stimolo che mi faceva andare avanti, la luce in fondo al tunnel, il premio a fine corsa. Risparmi di un anno felicemente spesi perchè finalmente con i miei pantaloncini da tedesca, la mia pashmina, i miei sandali di pelle colorati e le mie righe da marinaretta mi riconnettevo con me stessa, con la mia vera natura, con il mio occhio vivace e curioso, con le mie gambe da camminatrice, con la bellezza di questo mondo.
L’unico viaggio che compirò quest’anno sarà introspettivo, sarà un viaggio nei volti che già conosco, alla riscoperta di oggetti di casa dimenticati, e di desideri repressi.
Prendo una pausa, prendiamo una pausa, ma torno, torniamo. Dai 200 m a piedi ai 2000 km in macchina è un attimo, speriamo!