
Alle 8.20 di un normalissimo martedì mattina in zona arancione esco di casa per portare la “Piccola Peste” all’asilo e dirigermi così verso il primo luogo di lavoro della giornata.
Un martedì mattina qualunque dove l’evento più epocale che può attendermi è trovare parcheggio al primo tentativo. Dal volume basso della mia radio fa un timido capolino una melodia familiare, confusa tra le lamentele della Piccola Peste che non vuole andare a scuola e il rumore delle macchine per la strada.
All we hear is radio ga ga
Radio goo goo
Radio ga ga
All we hear is radio ga ga
Radio goo goo
Radio ga ga
All we hear is radio ga ga
Radio blah blah
Radio, what’s new?
Someone still loves you
Alzo di scatto il volume e parte Radio Ga – Ga dei Queen ed è subito adolescenza, ed è subito ballo scatenato in camera con le cuffie, ed è subito cantare a squarciagola in macchina prima di entrare in disco.
Tutto scompare, il Covid scompare, i miei 35 anni pure, il traffico che rallenta la mia corsa e prolunga la canzone diventa un caro alleato e la Piccola Peste ride e saltella sorpresa di “vedere” la mamma, la vera mamma, non quella nervosa e frenetica del quotidiano, ma lo spirito libero sotto il fondotinta e la mascherina.
Anche lei entra all’asilo contenta e io riparto.
Grazie Queen, Grazie Freddy per questo inizio strepitoso di un martedì normale in zona arancione